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Locali con musica a Napoli centro

Locali con musica a Napoli centro – La musica ha accompagnato nei millenni la quotidianità dell’uomo. Ogni evento ancora oggi, che sia di giubilo o no, è accompagnato dalla musica, a testimonianza dell’importanza che quest’ultima ricopre nella vita dell’essere umano. In particolare, ci sono delle città tradizionalmente legate alla
musica e che fanno di essa una componente fondamentale della propria identità culturale. È questo il caso di Napoli. Da sempre la città di Napoli si è distinta per la grande attività musicale nei vari luoghi del centro: strade, ristoranti, caffè, gallerie, sale affittate per feste private etc. Diverse sono state le aree coinvolte da questa prosperosa attività che negli anni ha vissuto dei picchi molto elevati e ha consacrato numerosi artisti. In queste poche righe faremo un viaggio nella storia dei locali con musica dal vivo a Napoli centro, prendendo come punto di riferimento l’eccelso lavoro svolto dal De Mura con l’Enciclopedia della Canzone Napoletana.

 

Zona Porto-Medina-Municipio

Cominciamo il nostro tour nei locali del centro con il Caffè del Commercio (sezione Porto) all’angolo di piazza Francese. Intorno al 1880 don Luigi Stellato (autore di ‘A cammesella) lo frequentava per provare delle canzoni con un gruppo di amici. Un giovane Pietro Mascagni, maestro del teatro Mercadante e in futuro autore della Cavalleria rusticana, collaborava trascrivendo musiche e accompagnando cantanti alle prime armi, come ad esempio Enrico Caruso che all’epoca era un apprendista meccanico. Nasce qui il primo caffè-concerto della città.
L’enciclopedia De Mura afferma che queste notizie sono tratte da Alcune antiche poesie popolari di Luigi Stellato pubblicato da Pierro nel 1915. Nel 1889 il Commercio volse alla fine e il proprietario Del Sesto si trasferì a Portici fondando il Caffè Turco in piazza San Ciro.
Nel 1911 venne inaugurata in via Depretis la Sala Impero che teneva cinque o addirittura sei spettacoli al giorno e gli artisti non potevano cantare più di due canzoni. Nel 1917, la sala prese il nome di Sala Verdi; pochi anni dopo la sala scomparve.
Nei pressi di via Medina troviamo invece la Birreria Incoronata nella quale si esibivano cantanti non più in voga o giovanissimi interpreti (Elvira Donnarumma per esempio). Rimase in vita fino agli ultimi mesi della Prima guerra mondiale.
Nel 1885 circa in piazza Municipio sorgeva la Birreria Monaco; qui si esibì uno dei più importanti
complessi di posteggiatori ‘E figlie ‘e Ciro.

 

Zona Ferrovia

Nella zona della Ferrovia troviamo due sale; la prima è la Sala Iride che ospitava (nella sala d’aspetto del cinema) un varietà molto striminzito e senza pianoforte. Nonostante ciò, i programmi ospitarono molte volte cantanti di chiara fama: Ferdinando Rubino e Tina Lentini su tutti.
Nel 1865 invece nasce in via Firenze, al Vasto, il Caffè Vigilante. Cinque anni dopo si trasferì in piazza Ferrovia all’angolo di corso Garibaldi. A partire dal 1894 il ritrovo fu trasformato in caffè-concerto. Per l’inaugurazione diresse l’orchestra il M° Francesco Ciniglio e cantarono (tra gli altri) Raffaelina Maurelli, Camerlingo, Narciso ed altri. Nel 1905 il Vigilante tornò ad essere solo caffè.

 

Piazza Carità

Nel 1911 fu molto importante a Napoli la Sala Napoli che vedeva la luce in piazza Carità. Diversi cantanti si formarono in questo locale (Tina Castigliana, Ria Rosa). Si ricordano tra gli artisti nomi altisonanti come: Totò e Gilda Mignonette.

 

Zona S. Lucia

Nel 1880 circa nasce il Vermouth di Torino alle spalle del palazzo che ospitava il cinema S. Lucia. Il caffè-ristorante fu trasformato in caffè-concerto e il maestro Federico Albin cominciò a scritturare i primi cantanti e orchestrali. Berardo Cantalamessa, Francesco Colucci, Maria Borsa, Emilia Persico, Giulietta Bizzarro, Clara Charretty, Agostino Riccio e Narciso alcune delle personalità artistiche esibitesi qui.
Dalla vasta terrazza sul mare, nel 1891, partì il pallone navicella Urania del capitano Spelterini alla cui impresa partecipò Ferdinando Russo, che da quest’evento trasse ispirazione per il suo poemetto ‘N Paraviso.

 

Zona Galleria-Toledo

Nel 1891 viene inaugurato, nella Galleria Umberto, il Gran caffè ristorante Calzona noto inizialmente col nome di Caffè Starace dal nome del proprietario Francesco Starace (don Ciccio) ex chef dell’ultimo re di Napoli Francischiello. Nel 1895 qui il brano ‘A picciotta di De Curtis ottiene grande successo e viene cantata per la prima volta da Diego Giannini. Nel 1899 il caffè passa nelle mani di Francesco Calzona che ogni sera tiene un gran concerto tra le 20,30 e le 23,30. Dopo la Prima guerra mondiale cambiò proprietario diventando prima Ristorante Umberto poi cinema e
infine bar sempre con lo stesso nome.
Il celeberrimo Caffè Gambrinus (Birreria-caffè Gambrinus) nasce intorno al 1860, noto anche come Caffè delle sette porte. A partire dal 1890 don Mariano Vacca, già proprietario del Caffè d’Europa all’angolo di via Chiaia, ne divenne proprietario contribuendo in maniera importante al suo splendore. Fu per circa un decennio il luogo di raccolta delle figure più interessanti del panorama napoletano. Dopo gli anni Venti cominciò il suo declino.
Nasce invece nel 1890 circa il Salone Margherita per ospitare concerti e conferenze. Grazie al cav. Giuseppe Marino la sala fu trasformata in un caffè che fece la storia del varietà. Il periodo di massimo splendore del Salone fu dall’inizio del ‘900 fino al primo decennio del secolo. Qui sono passate le personalità più importanti dell’epoca.
La Sala Roma nasceva in via Roma; fu costruita e gestita dall’ing. Eugenio Vitale nel 1901. Per molti anni, nell’antisala, si esibì il complesso di Luigi Anepeta con i cantanti Pietro Roncone e Luigi Marcarella. Vi cantarono inoltre Pasquariello, Donnarumma, Mario Mari, Diego Giannini e i più grandi nomi della canzone napoletana.
La Birreria Strasburgo fu precedente alla birreria Monaco e al Gambrinus. Nei pressi del Maschio Angioino, fu frequentata da ciò che di meglio aveva da offrire la città di Napoli: il duca di Maddaloni, Francesco Saverio Nitti, Dalbono, Gemito, Altamura, Migliaro, Martino Cafiero, Eduardo Boutet, Roberto Bracco, Salvatore Di Giacomo, Ferdinando Russo, Mario Costa; gli ultimi due qui componevano le loro canzoni.

I più celebri posteggiatori di Napoli rallegravano le serate nel locale che, con l’avvento del caffè- concerto, ospitò anche un’orchestrina diretta dal violinista Luigi Riccio. A settembre le sale dello Strasburgo diventavano trampolino di lancio per nuove Piedigrotte.
Il Caffè Turco si trovava a due passi dal Gambrinus, in piazza Plebiscito; vide la luce nel 1885 grazie a Salvatore Fiocca, già proprietario di un caffè col medesimo nome in piazza Dante. A partire dal 1890, per reggere il confronto col Gambrinus, il Fiocca bandiva concorsi per le canzoni più belle, ideava serenate per principi, regnanti e personaggi di passaggio nella città. Diego Giannini, Mongeluzzo, Adolfo Narciso, Raimondo De Angelis, Antonio Bova, Ida Artemisia sono solo alcuni dei nomi che si esibirono al Caffè. Alla fine della guerra libica, 1913, il Caffè Turco divenne Caffè Tripoli. Il decadimento cominciò con la Prima guerra mondiale. All’inizio del 1932 le sale furono occupate dal Circolo degli Ufficiali.

 

Zona Museo

Nella zona del Museo Nazionale, precisamente di fronte al MANN, all’uscita della Galleria Principe di Napoli, dal 2017 Napulitanata tiene stabilmente, ogni settimana, concerti dedicati alla canzone classica napoletana. Naplitanata, la prima ed unica sala da concerto a Napoli dedicata alla canzone napoletana, raccoglie un’eredità molto importante; infatti, nella zona del Museo, da sempre ci sono stati molti locali con musica molto frequentati che riportiamo di seguito.
Il Caffè Allocca si trovava all’angolo tra via Costantinopoli e via Foria; il M° accompagnatore era Carlo Mirelli ed ebbe grande successo per circa 15 anni. Questo posto è molto importante poichésegna il battesimo artistico di Gennaro Pasquariello.
Il primo caffè-concerto all’aperto a Napoli fu il Caffè Diodato che nacque da un’idea di don Gennaro Diodato proprietario dell’omonimo caffè in piazza Dante.
Tra i locali storici della Galleria Principe di Napoli il Caffè Monte Majella nacque con la Galleria stessa. Vide esordire, nel primo anno di attività, Clara Charretty e vi cantò Ersilia Sampieri alle prime armi. Fu frequentato da poeti e musicisti: Capurro, Di Capua, De Curtis, Fonzo, Califano, Cinquegrana, De Gregorio e l’editore Bideri. Nel periodo della Prima guerra mondiale si trasformò in cinema.
Un altro locale importante fu il Caffè Recreo; si trovava al primo piano della Galleria, di fronte al Museo Nazionale. La grande concorrenza e le difficoltà di accesso attraverso una pesante scalinata ne tarparono le ali. Sorse nel 1894 ed ebbe pochi anni di vita.
Il più noto dei caffè della Galleria Principe fu sicramente Scotto Jonno che si trasformò in sala concerto nel 1894. Il proprietario era Vincenzo Scotto Jonno che accolse molti cantanti noti e fu trampolino di lancio per molti giovani aspiranti alla celebrità. Nel periodo del primo conflitto mondiale si trasformò in un cinema.
Molteplici sono stati i locali con musica a Napoli centro e Napulitanata intende continuare questa tradizione, come ha sempre fatto, per promuovere e valorizzare ogni giorno il patrimonio immenso rappresentato dalla canzone classica napoletana.

Di Antonio Di Criscito

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