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Capri Rendez-Vous

Capri Rendez-Vous – Capri è sempre stata un’isola lontana per me…nonostante la potessi ammirare dal lungomare o dai belvedere di Posillipo, ha sempre avuto un’aurea mistica e quasi irraggiungibile. Sognavo i Faraglioni e mentre nuotavo (sempre nel sogno) me li vedevo davanti in tutta la loro mastodontica bellezza. Per me Capri è sempre stato questo: una bellezza quasi innaturale.

Capri non era nei miei programmi eppure in me c’era il desiderio di poterla visitare, e fortunatamente grazie a Napulitanata ho potuto realizzarlo.

C’è da dire che non ho mai preso un traghetto da solo, l’idea di viaggiare da solo da un lato mi attirava e dall’altro mi spaventava molto, ma armatomi di coraggio e spinto dalla voglia di scoprire sono salito su quel traghetto e non vi nascondo che mi sentivo come il protagonista dei famosi videoclip di Liberato.

Sbarcato a Capri sono partito all’avventura per Anacapri e il pensiero andava subito a tutti quei film ambientati a Capri, dove i turisti passeggiando e mangiando un gelato ammirano un panorama mozzafiato.

Il rapporto che Capri ha col cinema è un rapporto speciale e magico. Da sempre quest’isola ha ispirato autori, cantanti, registi, scrittori e artisti di ogni genere. Il motivo potrebbe essere semplice, ovvero perché semplicemente è una location mozzafiato, ma sarebbe riduttivo e semplicistico, la verità o meglio la mia idea di verità è che l’isola di Capri sia magica: appena la si guarda in foto o da lontano sul lungomare si rimane incantati, ed è da quell’incanto che la fantasia comincia a volare o – per rimanere in tema – a navigare.

Il mio rapporto cinematografico con Capri non è molto vasto; ovviamente ho visto molti film in cui l’isola veniva mostrata o altri in cui vi si faceva cenno, ma l’impatto maggiore è stato con il progetto cinemusicale di Liberato intitolato “Capri Rendez-Vous”.

Il regista Francesco Lettieri ha realizzato qualcosa che rimarrà per sempre nella storia dei videoclip musicali italiani. Il progetto in questione è un lungometraggio diviso in più parti (che singolarmente funzionano anche come cortometraggi): la storia attraversa un arco temporale che va dagli anni ‘60 fino ai giorni nostri e narra della storia d’amore tra Carmine e Marie, lui giovane isolano di Capri che lavora su un set cinematografico e lei giovane star e diva del cinema. Tra i due nasce subito l’amore mentre sono su una barca, a fare da sfondo i magici faraglioni.

Lo stile cinematografico di Lettieri e l’uso nostalgico del bianco e nero (per il primo video) hanno saputo catturare a pieno la magia dell’isola ed è proprio grazie a questo progetto che in me è nata la voglia di visitarla, di scoprirla e di capire come mai ogni produzione sceglie Capri come location.

Perfino Dolce&Gabbana vi hanno dedicato una linea di profumi chiamata Light Blue con riferimento alla grotta azzurra di Capri, realizzando uno storico Spot dove è presente anche il famosissimo brano “Parlami d’amore Mariù” di Achille Togliani. La bellezza di quelle immagini, con quel campo lungo che riprende il tuffo mozzafiato, per me è un altro modo, seppur spettacolare, di racchiudere la bellezza e la voglia di vivere che ti trasmette Capri, una sensazione che si può provare soltanto vivendola da vicino, e anche se l’immaginario è influenzato da film, spot e gossip, se si è capaci di svuotare per un attimo la mente da tutto questo è possibile capire davvero perché Capri è diversa da tutte.

Nel mio personale Capri Rendez-Vous ho potuto constatare che il lusso c’è ed è innegabile, ma ciò che passa inosservata è anche la natura “selvaggia”. In un momento di visita all’isola mi sono fermato in un punto che ho la presunzione di ritenere nascosto, segreto e ho potuto ammirare l’isola in tutta la sua bellezza e naturalezza. Ho potuto assaporare la vera essenza di Capri, dove il divismo, il lusso e la vanità si azzerano e ciò che rimane è soltanto il rumore di una natura silenziosa che se saputa ascoltare è capace di entrarti nell’anima e riecheggiare per sempre.

 

Di Carmine Laporta

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