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Un sogno chiamato Napulitanata

Un sogno chiamato Napulitanata – La prima cosa che mi viene in mente quando penso e ripenso alla storia di Napulitanata è la mitica frase ormai cult del film “The Founder” con Michael Keaton, ovvero la frase sulla perseveranza, perché al mondo se c’è qualcosa di potente e imbattibile è proprio quest’ultima.

E la nascita di questo progetto sembra proprio uscita da un film, uno di quei film dove il protagonista un po’ sognatore e un po’ tanto folle riesce a realizzare il suo grande sogno e diventare un “eroe”.

Potrei citare per esempio grandi visionari nel campo artistico come George Lucas e James Cameron che hanno creato universi immaginari come Star Wars e Avatar, oppure un grande regista come Spielberg che il suo sogno lo ha coltivato, protetto e inseguito sin da piccolo, e soprattutto grandi imprenditori come Jeff Bezos e Steve Jobs che hanno creato il loro “impero” partendo da un’idea e un garage.

Per me la storia di Mimmo e Pasquale si colloca perfettamente tra questi due mondi, quello artistico e imprenditoriale, anche se in questo caso non sono partiti da un garage ma da tutt’altro.

Napulitanata è nata dal nulla se non da un sogno, tanto grande quanto visionario, e io che studiando cinema non posso non vederci una storia affascinante, quasi come se tutto questo fosse soltanto la storia di uno sceneggiatore.

C’è una frase dal film “Il Gladiatore” che racchiude un po’ quello di cui sto parlando “C’è stato un sogno una volta che era Roma. Lo si poteva soltanto sussurrare, ogni cosa più forte di un sospiro l’avrebbe fatto svanire.”. 

Questa frase viene pronunciata dall’imperatore Marco Aurelio a Massimo Decimo Meridio, ed è un po’ cosi che mi immagino la nascita di Napulitanata poichè prima di essere la sala che oggi conosciamo era un ex deposito di tassametri del comune di Napoli – abbandonato ovviamente – e solo dei folli (diciamocelo) avrebbero potuto immaginare di trasformare quelle “macerie” in una sala da concerti, di musica napoletana classica tra l’altro, non certo di appeal per i napoletani della nuova generazione abituati a ben altri generi.

Eppure oggi questa piccola sala riesce a regalare a tante persone momenti di gioia, condivisione e spensieratezza, proprio come quando si va al cinema e ci si perde nella magia, che sia del cinema o di una canzone.

Ma tutto questo è possibile solo grazie ai folli e i sognatori, ovvero quelle persone che permettono al mondo di essere un posto più magico e soprattutto che regalano a noi amanti del cinema le grandi storie che ci ispirano, che ci fanno credere che anche solo con un’idea vincente in tasca e nulla più si può pensare di cambiare la propria vita.

Ed è proprio a Mimmo e Pasquale che dedico questo pensiero più che un articolo, perché grazie alla loro visione e alla loro sana follia mi danno ogni giorno la carica per credere nei miei sogni e nelle mie passioni, perché alla fine proprio come il già citato film “The Founder” niente può battere il potere della perseveranza.

“Niente a questo mondo può sostituire la buon vecchia perseveranza, né il talento – che c’è di più comune degli uomini di talento che non hanno successo? – né il genio – il genio non riconosciuto è ormai un cliché – l’istruzione nemmeno – visto che il mondo è pieno di cretini istruiti.  Soltanto la perseveranza e la determinazione sono onnipotenti.”

(Ray Krock)

Di Carmine Laporta

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