101 anni di Sergio Bruni da Napulitanata. Che cosa abbiamo fatto?
101 anni di Sergio Bruni da Napulitanata. Che cosa abbiamo fatto? – Il 15 settembre sono 101 anni dalla nascita del grande Sergio Bruni, uno dei maggiori interpreti della canzone napoletana.
Eduardo De Filippo scrisse una poesia a lui dedicata.
‘A ggente sa’ che dice?
Ca tu si’ a voc’ ‘e Napule.
E sa’ che dice pure?
Ca Napule songh’io.
Si tu si’ ‘a voc’ ‘e Napule
E Napule songh’io;
chesto che vven’ a ddicere?
Ca tu si’ a vocia mia!
Solo un assaggio per capire la grandezza di questo cantante.
Piedigrotte, Festival della canzone di Napoli, il Festival di Sanremo dove partecipò nel 1960 con la canzone Il mare e È mezzanotte, dischi, raccolte, concerti, tour in giro per il mondo. Addirittura, dopo un suo tour in America nel 1959, il New York Telegram scrisse «Dopo Caruso è senza dubbio il più grande interprete della canzone napoletana».
Sergio Bruni è stato uno dei cantanti più amati dal pubblico, grazie al suo timbro espressivo, emozionante e poetico. Il suo stile canoro è quello che soddisfa maggiormente lo stile della canzone napoletana classica, ecco perché da Napulitanata abbiamo deciso di omaggiarlo negli anni come meritava, scopri come con noi.
L’amore per la ricerca
Sergio Bruni è stato un artista meticoloso e innamorato della ricerca musicale. Non amava la popolarità, le luci dei riflettori, la mondanità. Anzi, amava molto raccogliersi col suo pianista Gianni Aterrano per riscoprire tante canzoni della tradizione napoletana, come un vero filologo. Un periodo di ricerca della canzone napoletana dove fece riscoprire al popolo canzoni come Fenesta vascia, La serenata di Pulcinella e La rumba degli scugnizzi.
A testimonianza che la bravura di Sergio Bruni era tanto studio e tanta devozione, disse a Salvatore Palomba: «So’ cuntento pecché doppo vint’anne m’aggio mparato a cantà Torna maggio».
La riscoperta della vera Napoli.
Levate ‘a maschera Pulecenella fu una vera e propria rivoluzione nel panorama della canzone napoletana. Sergio Bruni capì che a metà degli anni ’70 la musica napoletana era in una fase di stallo. Non compariva più in radio e in tv, nei vicoli si sentiva sempre più la canzone legata alla malavita. Sergio Bruni volle far riscoprire la vera essenza della canzone napoletana con un disco destinato a essere immortale. Il progetto comprendeva i testi di Salvatore Palomba e gli arrangiamenti di Sergio Rendine. Fu apprezzato a tal punto che la Rai, nel 1976, decise di farne un vero e proprio spettacolo televisivo un mese prima dell’uscita del disco. Fu un successo clamoroso, così come lo fu la raccolta in quattro LP Sergio Bruni: Napoli la sua canzone. Un’antologia della canzone napoletana, tra villanelle, musiche di repertorio, canzoni della tradizione e questioni storiche cantate, con orchestrazioni e consulenza critica di Roberto De Simone.
Il concerto per i 100 anni da Napulitanata
Nel 2021, in occasione del centenario, Napulitanata organizzò un concerto in onore di Sergio Bruni.
Venne organizzata una mostra fotografica, da settembre a dicembre, tutta dedicata a Bruni, con delle foto inedite messe a disposizione dalla famiglia.
Replicando un concerto dedicato ai 99 anni di Sergio Bruni che Napulitanata organizzò nel 2020 ,la scaletta della serata comprendeva diversi brani dell’autore, tra cui Palcoscenico, Na’ Bruna e Carmela.
Una serata memorabile mandata in onda su clubhouse grazie ad Angelo Sciaulone, con ascoltatori da tutta Italia.
Sergio Bruni resta un’icona per la canzone napoletana classica, a cui abbiamo dedicato tanto lavoro e tanta passione.
Ma restate connessi, presto tante novità su altri personaggi che hanno fatto la storia della cultura in Italia.
Continuate a seguirci!
Di Davide Lancia
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