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La mia nuova esperienza di tirocinio per il management del patrimonio culturale!! #napulitanata

1: Mi presento…

Ciao a tutti!! Sono Eva, una studentessa orgogliosamente Siciliana iscritta all’ Università Federico II di Napoli per il corso magistrale di “Management del patrimonio culturale”, su questo blog ho deciso di raccontarvi la mia esperienza di tirocinio, iniziata due giorni fa, attraverso una sorta di diario di bordo settimanale. Allo scopo di renderla pubblica a tutti coloro che dovranno intraprendere un’esperienza di tirocinio curriculare volto a maturare le competenze professionali. In questo mio percorso non mi limiterò solo ad inserire una sorta di diari di bordo per me più carichi di valore, ma cercherò di approfondire le tematiche artistiche/professionali trattate. Il mio coinvolgimento in questa attività è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’Università e Napulitanata. Già dal primo giorno ho trovato un ambiente molto sereno ed allo stesso tempo professionale, cosa che raramente mi era successo nelle precedenti esperienze di tirocinio, trovandomi a “mio agio” con delle persone sconosciute, a dimostrazione di queste parole c’è il fatto che il mio tutor aziendale ha accolto con piacere la mia proposta di creare questo spazio comunicativo. Sarei felice di poter interagire con voi: rispondere ad ogni vostra curiosità o semplicemente sapere cosa ne pensate in merito agli argomenti.

2: Cosa si fa in un tirocinio di Management del patrimonio culturale?

Si tratta di un periodo di formazione professionale realizzato all’interno di un contesto professionale reale che permette allo studente di avere un’esperienza pratica e diretta dei concetti teorici appresi durante il corso di studi.  “Il manager dei beni culturali in Italia è una figura ancora alla ricerca di una propria identità, in piena evoluzione, “pur essendo il nostro Paese ricco di ‘cultural heritage’, sia dal punto di vista storico-artistico, archeologico e paesaggistico-ambientale, sia nei termini di ricchezze immateriali, quali simboli, tradizioni e storie identitarie”, afferma il prof. Francesco Bifulco, docente di Economia e Gestione delle Imprese e Coordinatore di quel Corso di Laurea, un manager di questo settore si occupa di valorizzarlo e tutelarlo attraverso una corretta gestione e organizzazione dei servizi per proporne una eccellente comunicazione e fruizione che non sia solo ad appannaggio di pochi privilegiati ma un bene collettivo.

3: Formazione del mio tutor aziendale?

Sono rimasta piacevolmente sorpresa nel venire a conoscenza che il mio tutor aziendale proviene dal mio stesso corso di studi, sicuramente questo elemento è un fattore che determina non solo l’ambiente positivo e stimolante del luogo di lavoro, ma anche il reale successo di “Napulitanata”. È importante e fondamentale, poter interloquire ed operare con persone che capiscono il tuo stesso linguaggio e condividono le stesse prospettive che questo tipo di attività prevedono generalmente, su un patrimonio culturale ben gestito, cosa rara purtroppo in questo settore. Altra piacevole sorpresa è stata conoscere altri due collaboratori di “Napulitanata” che si sono Laureati da poco tempo in Management del patrimonio culturale.

4: La mia precedente esperienza di tirocinio?

Si è svolta in una istituzione pubblica Siciliana, sede di due parchi archeologici, tra cui uno inserito nel world Heritage list e tutelata dall’UNESCO e due musei archeologici. Delirante!! Non trovo le parole per spiegare lo stato d’animo negativo che ho avuto durante tutto il periodo di durata dello stage, non solo per quanto riguarda le mie attività, poiché nessuna è stata effettivamente portata a termine perché non c’era l’effettiva volontà di formazione da parte del mio tutor aziendale, ma soprattutto per il clima di lavoro poco stimolante e poco produttivo. Ho trascorso circa tre mesi ad assorbire lamentele relative a: politica, società, cultura territoriale ect… tornando di volta in volta a casa con il fegato spappolato. Senza voler scendere nei particolari mi limito a dire che è stata una esperienza da non augurare a nessuno!!

di Eva Severino

 L’esperienza di apprendimento è positiva solo quando si inserisce in un «continuum educativo» e produce l’arricchimento e l’espansione dell’individuo. Anche l’attività è positiva solo quando, inserita in un piano di educazione, favorisce la concentrazione e il progresso delle forze fisiche, psichiche e intellettuali: l’insegnante non è uno spettatore passivo! … E i progetti vanno concepiti in modo da facilitare lo sviluppo autonomo del pensiero e della coscienza e da offrire all’alunno quelle conoscenze, informazioni, abilità indispensabili per interpretare e muoversi nella società contemporanea in cui vive e agisce.

(Dewey – Apprendimento ed esperienza)

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Comments (1)

  1. Simine
    Maggio 15, 2022

    Ottimo punto di vista Eva

    Reply

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