Maggio dei Monumenti – Il mese della fioritura per eccellenza, cuore della primavera.
Come i fiori sbocciano, sbocciano così tante idee per una nuova ripartenza nei settori della cultura e del turismo.
La manifestazione culturale Maggio dei monumenti, svoltasi a Napoli per la prima volta nel 1992 su ispirazione di quella francese degli anni ottanta del secolo scorso, consente l’apertura dei vari siti culturali e la promozione di eventi e iniziative finalizzate alla scoperta dell’identità culturale cittadina. Come da tradizione, dunque, anche quest’anno la rassegna presenta una programmazione ricca di eventi e attività.
Dal primo del mese, in effetti, il Comune di Napoli in collaborazione con varie associazioni, imprese e guide turistiche sponsorizza una serie di spettacoli, performance, passeggiate culturali nei luoghi tipici della città. Di certo non poteva mancare l’esperienza concertistica e la stessa Napulitanata, che prende parte alla manifestazione con l’evento Aràpete Fenesta: un concerto di piano solo eseguito dal M° Pasquale Cirillo, che si svolgerà sabato 22 maggio presso la nostra sala. Il titolo non è scelto a caso, in quanto risponde proprio al tema lanciato quest’anno in occasione della manifestazione: “Gettasti i lenzuoli, apristi le finestre, ci riempimmo di stelle…”.
I versi del poeta greco Ghiannis Ritso permettono di focalizzarsi proprio sul concetto dell’apertura e della finestra, richiamando l’idea di lasciar porre uno sguardo sulle realtà culturali cittadine che valorizzano il patrimonio.
Si respira, dunque, cultura, arte e desiderio di un ritorno alla vita: dopo che un lungo silenzio e un ingombrante vuoto hanno bombardato le strade, spegnendo la città piano piano, ora con il progetto Maggio dei monumenti Napoli torna a riprendere colore e pulsare del brusìo della folla, dei turisti incantati dal pittoresco cittadino, dei mercati caotici e della musica. Sì, la musica: Napoli è musica, perché essa rappresenta la nostra storia, il nostro essere, la nostra colonna sonora che accompagna il teatro del quotidiano. A pensarci bene la stessa città è fatta di suoni: lo schiamazzo dei bambini che giocano in strada, la mamma che stende i panni e fischietta, la confusione dei bassi napoletani, il pescivendolo che annuncia la merce, … siamo suoni gioiosi e talvolta, invadenti, che lasciano una traccia nell’esperienza turistica. Senza i nostri suoni e la musica della tradizione, soprattutto, si spegne la magia. E noi di Napulitanata lo sappiamo bene quanto la Canzone Napoletana per eccellenza sappia essere fondamentale ed essenziale per descrivere l’identità di Napoli e lasciare dietro tracce di una forte napoletanità.
Aràpte fenesta, allora, si connota di molteplici accezioni: aprire una finestra non solo sulla nostra realtà di Associazione Culturale, ma soprattutto sul patrimonio cultuale musicale partenopeo.
Inoltre, il titolo del nostro evento è preso dall’incipit della canzone Maria Marì, brano di Eduardo di Capua e Vincenzo Russo datato 1899, entrato nel repertorio di moltissimi cantanti che l’hanno saputo interpretare e stravolgere secondo svariate versioni: quella swing di Ray Gelato, quella jazz di Claudio Villa e Louis Armstrong, quella classica del M° Luciano Pavarotti, e così proseguendo.
Molte sono state le richieste di partecipazione all’evento Aràpete fenesta e ne siamo felici perché finalmente ritroviamo il nostro pubblico e ci esibiamo alla vecchia maniera.
Tuttavia, non abbiamo potuto accontentare tutti a causa delle misure Covid-19, ragione per cui abbiamo deciso di condividere un pezzetto del piano solo in streaming, per far sì che anche chi ci segue da casa possa avere una “fenesta araputa” su di noi e la nostra realtà.
In questo clima di cultura e tanta voglia di fare iniziamo la stagione fiduciosi e contenti di trovare sempre accanto tutti coloro che ci amano, ci supportano e ci seguono.
Aràpeta fenesta: un’occasione per affacciarsi su Napoli e Napulitanata, osservare la nostra storia e restare estasiati dalla nostra musica e professionalità. Vi aspettiamo dal vivo o online al Maggio dei Monumenti!
di Rosaria Esposito
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