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Fisarmonicisti a Napoli: l’esperienza di Mimmo Matania

Fisarmonicisti a Napoli – Questa settimana riprendiamo la nostra rubrica sui musicisti di Napulitanata presentando la figura professionale di Mimmo Matanìa, co-fondatore di Napulitanata, fisarmonicista e giovane manager.

Attratto fin da piccolo da una fisarmonica a giocattolo, Mimmo Matanìa ricorda la tradizione dei Fisarmonicisti a Napoli: la musica dolce dello strumento e il suo suono complesso rendono l’atmosfera suggestiva e coinvolgente che ben si sposa, al tempo stesso, alla tradizione popolare.

A metà tra la vocazione artistica e quella manageriale, Mimmo ha sempre cercato di portare avanti nel suo percorso professionale entrambe le attitudini, delineando così una figura flessibile e versatile.

In effetti, come prima ho accennato, nell’ambito artistico fin dalla tenera età rimane affasciato dalla fisarmonica e dalla musica, decidendo così di intraprendere gli studi musicali, dapprima studiando pianoforte, solfeggio ed armonia, successivamente la sua amata fisarmonica, con uno dei migliori Fisarmonicisti a Napoli e in Italia, il M° Sasà Piedepalumbo.

Nel frattempo, però, matura con il tempo e con gli studi un’innata predisposizione e capacità nell’ambito della conduzione, gestione e pianificazione.

Deciso, quindi, a trovare un punto di incontro tra le sue due anime si iscrive al corso di laurea triennale in Cultura e Amministrazione dei beni culturali, appagando da un lato la sua sensibilità al patrimonio artistico e musicale in special modo, dall’altro l’inclinazione all’organizzazione e pianificazione strategica.

Durante la carriera universitaria coglie l’occasione di approfondire gli studi di musicologia, in cui si specializza nel percorso di laurea magistrale in Organizzazione e gestione del patrimonio culturale e ambientale, divenendo egli stesso un cultore della musica e della Canzone Napoletana in particolare.

Dopo un periodo di studi all’estero, con tenacia e determinazione riesce a ottenere una borsa di studio per il master in Management della valorizzazione turistica del territorio e corona  gli studi gestionali attraverso significative esperienze lavorative.

L’esperienza di catalogazione e di analisi di spartiti presso importati istituzioni, quali la Biblioteca Nazionale di Napoli Vittorio Emanuele III e Scabec nell’ambito del progetto di digitalizzazione della Musica Napoletana, di certo hanno contribuito ad avvicinarlo ancora di più alla musica, alla sua storia e al suo valore inestimabile.

D’altro canto, con il trascorrere del tempo la passione per la fisarmonica che in un primo momento lo aveva così tanto stregato, ritorna e impone di rispondere ad un secondo richiamo: coniugare studi manageriali e musicali, dando vita ad una realtà tutta sua.

Questa passione irrazionale, forte e travolgente getta le basi del progetto Napulitanata, un luogo dove le due vocazioni di Mimmo Matanìa trovano spazio per dare sfogo alla creatività.

L’artisticità, infatti, commista alla sua concretezza e la natura di stratega nell’ambito della valorizzazione e gestione delle risorse culturali rappresentano in primis un suo punto di forza, e in secundis un valore aggiunto della stessa Napulitanata.

Tuttavia, teniamo a precisare che le grandi imprese non si fanno da soli e che sono la competenza, professionalità e la determinazione di tutto il team, ma soprattutto l’amicizia che funge da collante, che hanno permesso la realizzazione di un sogno.

Grazie, infatti, all’amicizia con il percussionista Fabio Esposito, Mimmo Matania prende parte ad una serie di concerti ed eventi promossi dall’associazione artistica Agorà Arte, in occasione dei quali conosce il pianista Pasquale Cirillo, la cantante Manuela Renno e il contrabbassista Giuseppe Arena. Proprio Pasquale, come sappiamo, diventerà suo socio e cofondatore del nostro progetto.

Insieme costituiscono il primo nucleo fondativo di Napulitanata, il punto da dove tutto è partito: galeotto fu il loro incontro e quella volta in cui insieme cominciarono le prove della canzone Napulitanata, non sapendo che sarebbe stato proprio questo brano a dare un giorno il nome ad un sogno e una svolta alla loro vita.

Chi ha avuto la fortuna di assistere ad un concerto presso la nostra sala, sarà stato accolto da un sorriso di Mimmo, ma ancor prima l’avrà conosciuto telefonicamente o per email, con la premura che ha di riconoscere e far sentire accolti tutti i visitatori. A concerto avviato Mimmo si spoglia dei suoi abiti di padrone di casa per fare spazio alle sue passioni di sempre, la musica e la fisarmonica. Commenta così il rapporto con il suo strumento: “Non sarò mai un virtuoso o un acrobata della fisarmonica, ma ogni nota avrà il suono della mia sensibilità”.

di Rosaria Esposito

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