Pianisti a Napoli – Continuando la nostra rubrica dei musicisti di Napulitanata, questa settimana presentiamo il nostro pianista Pasquale Cirillo e cofondatore, insieme a Mimmo Matania, del nostro progetto.
Fin da piccolo intraprende lo studio del pianoforte presso il Conservatorio di Napoli a San Pietro a Majella, e viene selezionato qualche anno dopo dalla RAI per uno speciale, dove interpreta il Giovane Mozart a Napoli.
Dopo il conservatorio inizia una lunga formazione con il M° Vittorio Garofalo, grazie al quale comincia ad approcciarsi alla vita musicale teatrale e a muovere i primi passi verso una carriera da solista, girando per l’Italia.
Nel 2003 diventa Responsabile dell’area Musicale della Fondazione Famiglia di Maria, ente impegnato nella tutela dei minori a rischio segnalati dai Servizi Sociali e il Tribunale dei minori, presso la quale svolge competenze di recupero e ricreazione musicale.
Nel frattempo, parallelamente porta avanti la sua carriera divenendo Direttore Musicale della compagnia Borgo Orefici, con la quale mette in scena una serie di importanti commedie e rappresentazioni teatrali.
Due anni dopo grazie a quest’ultima partecipa come concertista per la realizzazione di tre concerti nell’ambito della manifestazione “Japan Week” rivolta a rappresentanze commerciali giapponesi.
Intanto l’impegno presso la Fondazione Famiglia di Maria diventa sempre più intenso, tale che mette su un gruppo percussionistico “i Tamburi per la pace” assieme ai ragazzi della Fondazione, riuscendo a conseguire nel giugno del 2006 il Premio Eip, consegnato a Roma dalla Commissione Cultura dell’Unione Europea.
Presso la Fondazione consegue successivamente la posizione di Coordinatore del Progetto Socio-Educativo e Responsabile dell’area Musicale, che mantiene fino al luglio 2012.
È proprio in questo periodo che decide di allontanarsi a malincuore dalla carriera musicale per dedicarsi totalmente all’impegno sociale, che lo farà sentire stimolato e appassionato ai ragazzi e al lavoro. Tuttavia, vive questi anni con la sensazione che manchi ancora qualcosa nella sua vita, il pianoforte.
In effetti, solo dopo un periodo di congedo dalla Fondazione, il M° Pasquale Cirillo ritrova se stesso e la passione per il piano, raggiungendo validi traguardi che onorano i sacrifici di una vita: dapprima per caso, quando si ritrova a dare lezioni di piano come operatore e responsabile dell’area musicale della Comunità amministrativa e di Alloggio Penale di Minori stranieri non accompagnati.
Seguono poi esperienze determinanti che hanno arricchito la figura professionale del nostro artista, fino ad emergere tra i pianisti a Napoli: nel 2014 e nei quattro anni successivi grazie all’Accademia Musicale Agorà Arte partecipa alla manifestazione Culturale “Estate a Napoli”, organizzata dal Comune di Napoli per la realizzazione di concerti di repertorio classico presso i luoghi più scenografici della città, quali il Piazzale del Maschio Angioino, Casina Pompeiana e Villa comunale; dipoi, dal 2015 al 2018 partecipa come Pianista per la manifestazione “Piano City Napoli” organizzata dall’Assessorato alla Cultura di Napoli ed Alberto Napolitano Pianoforti, in cui Pasquale emerge tra i pianisti a Napoli.
Una vera rinascita di una passione che sembrava essersi spenta e che invece ha solo aspettato il momento propizio per uscire fuori con tutta la forza, dando voce al talento e alla professionalità.
In effetti, negli anni in cui partecipa al progetto comunale Estate e Napoli con l’Accademia musicale Agorà Arte, si ritrova ad occupare la funzione di Direttore Musicale, al fine di organizzare ensemble di musicisti per spettacoli teatrali e concerti in tutto il territorio partenopeo, valorizzando la musica e il repertorio.
E’ proprio attraverso questa esperienza che conosce coloro assieme ai quali concretizza il sogno di una vita, Napulitanata. Il gruppo musicale che ne viene fuori, diventa inscindibile e l’amicizia forte e intensa.
Difatti, la cantante Manuela Renno e i musicisti Peppe Arena, Mimmo Matania, Fabio Esposito rappresentano i compagni di viaggio di un’avventura le cui pagine ancora oggi sono scritte giorno per giorno.
Le prime iniziative dell’ensemble, con Agorà Arte di Renato Di Meo, rimandano a spettacoli di accoglienza dei turisti presso l’aeroporto di Napoli portando fin dall’inizio un valido repertorio della canzone napoletana; in seguito, vari spettacoli sono stati organizzati presso diversi teatri, in particolare al San Ferdinando di Napoli e al teatro TAN (teatro area Nord).
A seguito dei successi del gruppo, nel 2015 l’ensemble decide di partecipare al bando di concorso per il fitto di un locale nella Galleria Principe: negli occhi di Pasquale e dei colleghi quel deposito di tassametri è già una sala da concerto.
Fin da subito, infatti, colgono l’immagine di ciò che sarebbe diventato quel luogo: da spazio angusto, sporco e grigio ad un locale confortevole, elegante, che ha accolto turisti e visitatori per presentare loro la canzone napoletana e la storia del patrimonio musicale partenopeo.
La sala, orgoglio di tutti noi, resta un sogno concretizzato, i sacrifici di una vita e la realizzazione personale come manager e musicisti che hanno saputo farsi spazio in questo difficile mondo del lavoro segnato dalla competizione e la precarietà, facendo ciò che amano e innamorandosi ogni giorno di più della poesia del repertorio e del locale che l’accoglie.
Fin da primi esordi la sala ha riscosso un gran successo, ma ciò che più di tutti ha rappresentato l’apice per Pasquale risale al 2018: Ichio Sakatzume, studioso giapponese della canzone napoletana, soggiornò quell’anno a Napoli e passò in rassegna di tutti i concerti della canzone napoletana che si sarebbero tenuti in quel week end. Quando vide Napulitanata, restò affascinato dal posto e dalla professionalità dei musicisti e specialmente da Pasquale, che fu invitato a Tokio l’anno successivo per un concerto di tre ore, nel quale avrebbe accompagnato il cantante Sakatzume nel repertorio della canzone napoletana e avrebbe proseguito poi con un concerto di assolo. Tra tanti pianisti a Napoli, Ichio non credeva ai suoi occhi davanti alla tecnica sopraffina di Pasquale, insieme all’orecchio e alla musicalità innata.
L’esperienza a Tokio è stata magnifica, tanto che in quella stessa occasione furono stabilite anche le future date che si sarebbero dovute svolgere nel corso del 2020.
L’umiltà e la tenacia sono i nostri punti di forza: sappiamo che non si arriva mai e si cresce sempre ogni giorno, che la vita e le sue difficoltà sono l’evoluzione di noi stessi e che solo mettendoci in discussione e credendo nelle nostre capacità riusciamo a dare il meglio. Bisogna credere nel nostro potenziale e portare avanti i nostri progetti e i nostri sogni con forza d’animo, superando le difficoltà e cogliendo il buono anche dai momenti infelici.
Anche oggi, in effetti, siamo in un momento buio: teniamo duro e speriamo che tutto passi quanto prima per tornare alla nostra vita, ai nostri sogni.
Non vogliamo mollare e abbandonare ciò che con fatica e sudore abbiamo costruito. Come Atlante che con fatica regge il peso del mondo, noi sulle spalle teniamo il peso dell’attesa che di giorno in giorno ci sfianca e ci tiene sospesi ad un filo. Ciò nonostante, aspettiamo il domani fiduciosi di uscire prima o poi da questo tunnel buio.
di Rosaria Esposito
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