Si sa che l’intelligenza sta nel trovare soluzioni nuove di fronte ai problemi.
A fronte delle innumerevoli e confusionarie restrizioni di quest’anno, abbiamo cercato quanto possibile di tirare in ballo il nostro spirito di adattamento, giocandoci le nostre carte più vincenti, quali l’inventiva e la creatività.
Da marzo abbiamo adottato la chiave telematica e digitale per svolgere concerti in streaming e non perdere il nostro contatto con il pubblico.
Ora, invece, la nuova iniziativa, il cui successo ci rende orgogliosi, è la mostra fotografica e sonora della Canzone Napoletana, inaugurata lo scorso 14 novembre.
La mostra, allestita con il supporto della Regione Campania, propone quaranta scatti di inizio novecento, che restituiscono il ritratto urbanistico e sociale della città nel passato.
Ogni scatto è accompagnato brani della canzone napoletana, dal nostro album “Napoli in mostra”, ascoltabile sulle principali piattaforme di musica on line.
La musica che accompagna le foto, permette di costruire una historia, una scenografia, un racconto, che contornano il mestiere antico, lo scorcio, il vicolo e la gente immortalati.
Il nostro obiettivo, in effetti, resta ricostruire UNA storia e LA storia di un tempo oramai lontano e vissuto. A metà tra il verosimile e il ricordo, la mostra propone un tuffo nel passato cercando di stimolare l’udito e la vista.
Sin dall’antichità, infatti, si dice che chi ha visto conosce, e chi ha sentito porta memoria: ecco, quindi, come cerchiamo di suscitare le vostre emozioni anche a distanza.
Ovviamente, vedere la mostra in presenza all’interno della sala allestita è tutta un’altra cosa, e noi, ci auguriamo presto di potervi aprire la porta e accogliervi a braccia aperte.
Fino ad allora, il nostro lavoro in smart working assicura la fruizione in via digitale.
Pensando quindi alla diversa ricezione dell’esposizione, e credendo di partire svantaggi, ci siamo di gran lunga stupiti e sopresi di fronte al feedback positivo del pubblico.
Ribadiamo che da vicino è un’altra cosa, tuttavia sono da riconoscere gli ottimi riscontri e le tappe che la mostra ha raggiunto: Bordeaux, Catania, Torino, San Francisco, Belo Horizonte…
Di recente, siamo andati anche in onda in uno dei programmi radio più famosi di Catania: il programma Mizzica ci ha accolto per parlare della nostra storia, della nostra resilienza dinanzi al problema covid, e dei nostri piccoli successi che ci permettono di andare avanti e passo dopo passo crescere sempre di più, trasformando ciò che era solo un sogno in una grande impresa che risponde con brillante capacità alle esigenze e problematiche del tempo che viviamo.
Potremmo dire, in effetti, che Napulitanata ha raggiunto veri e importanti traguardi attraverso tre fondamentali passaggi:
lo svecchiamento del prodotto da sempre definito “antico e démodé” attraverso iniziative social; la fruizione del concerto e della mostra anche in streaming e via Skype, rendendo il prodotto versatile e reattivo alle esigenze attuali; ed, infine, la sensibilizzazione del pubblico anche attraverso uno schermo.
Arriva il nostro entusiasmo e la nostra passione che trainano il tutto, ed è ciò per noi la cosa più importante.
Per chi ci conosceva già, la mostra in via telematica è stata un modo per rivederci e riprendere i contatti; per chi, invece, non ci conosceva affatto è stata questa occasione per scoprire la nostra realtà e la nostra attività di valorizzazione del patrimonio musicale partenopeo.
Felici di questi piccoli successi, continuiamo a dare il massimo e ad impegnarci.
Vi aspettiamo con entusiasmo su Skype per illustrarvi la mostra allestita e raccontarvi delle foto, della città di Napoli nel novecento, e di noi di Napulitanata.
di Rosaria Esposito
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