Ultimo giorno da Napulitanata
Ultimo giorno da Napulitanata – Con gratitudine e tristezza devo dire che siamo giunti alla fine del mio piccolo viaggio qui da Napulitanata. Queste settimane sono passate così velocemente che nemmeno mi sono accorta che mancavano solo poche ore al completamento del tirocinio.
Cento ore sono poche per conoscere qualcuno o qualcosa, a volte non bastano anni, eppure Napulitanata, nonostante il poco tempo, è stata una grande maestra. Mi ha insegnato a guardare con occhi diversi alla mia stessa città, mi ha permesso di stare a contatto con artisti pieni di passione e amore verso quello che fanno. Personalmente, ho sempre pensato che una delle caratteristiche che hanno sempre distinto la città di Napoli non sono i vicoli stretti o il meraviglioso panorama che si può ammirare da Castel Sant’Elmo, l’”ammore” è quello che distingue Napoli e i napoletani. E quest’associazione me l’ha dimostrato. Mi ha confermato che con affetto e gentilezza si può ottenere qualunque cosa. “Supporto”, parola difficile da definire, soprattutto in ambito lavorativo, è quello che ho trovato in Mimmo, presidente di Napulitanata, che ad ogni passo compiuto, con fare amichevole ha dimostrato di credere nella sua squadra, arginando i problemi e avendo fiducia nelle potenzialità di ognuno dei membri di questa grande famiglia. Noi ragazzi viviamo di speranze e abbiamo bisogno di credere che qualcosa sia possibile, che i nostri sogni si possano avverare, anche se, talvolta ci viene fatto credere diversamente. Posso quindi dire che avvicinarmi a quest’associazione è stata una grande fortuna, perché mi ha gridato in faccia che se ci credi, se ti impegni, se hai passione, puoi trasformare un vecchio deposito di tassametri nell’unica sala concertistica della città, dove ogni settimana centinaia di turisti arrivano per conoscere Napoli, per divertirsi, per sentire quell’armonia e respirare quell’atmosfera di malinconia e felicità che solo la canzone napoletana ti sa regalare. Anche se non la conosci.
Pochi giorni fa ci sono state le riprese per un video di Natale, dove ho avuto l’opportunità di ascoltare dal vivo gli artisti di Napulitanata e di prendere parte ad un progetto meraviglioso e originale, che non vi svelo qui ma che vi invito a vedere non appena verrà reso pubblico sul canale YouTube dell’associazione. Posso solo dirvi che qualcuno da molto lontano è venuto a visitare la sala rimanendo piacevolmente sorpreso di quanto bella sia la musica napoletana.
Napulitanata è l’esemplificazione dell’ammore, l’amore per la musica, per Napoli, per la propria cultura e per le culture altrui, significa crescere insieme insegnando e imparando. È difficile descrivere a parole il tipo di sensazione che si prova varcando la soglia di questa sala, dire magica è riduttivo. E non nascondo la sensazione di malinconia che provo al pensiero di dover lasciare questo ambiente. Porterò comunque sempre con me una profonda gratitudine verso Mimmo, verso i ragazzi che ho incontrato qui, verso Napulitanata, per avermi insegnato la cosa più importante di tutte, cosa significa lavorare per essere felici ed essere felici lavorando. Perciò, se state leggendo questo articolo, vi invito dal profondo del cuore a visitare almeno una volta questo luogo. Solo allora, capirete di cosa sto parlando.
Di Fabiana Leone
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