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Napoli, la dichiarazione d’amore di Mario Turco, napoletano doc da 20 anni al nord

Napoli è una città che incanta e che rimane nell’anima sempre anche quando si è distanti: è a raccontarcelo un nostro amico, Mario Turco, che sebbene si sia trasferito ormai da anni a Vicenza, ha deciso di omaggiare la città di Napoli grazie ad un video realizzato con un drone, dove predominano le immagini romantiche di una Napoli poetica, dolce, affascinante; ma che al contempo incute soggezione. Come uno sguardo che affiora pian piano sull’uscio della porta e che sa di affascinare per un inspiegabile senso di ignoto e complessità, così appaiono piano piano sulla scena il mare, il Vesuvio, il porto e i maestosi monumenti, quali la Certosa di San Martino e Castel dell’Ovo, che presentano una descrizione della città vista da mare, dove bellezza e magnificenza regnano. Un fascino al quale non seppe resistere neanche Petrarca, che così ce la descrive, vista da mare, nel suo Itinerarium Syriacum, dove i monumenti e il porto sono espressione di una città grande e potente. Oggi, ancora una volta una descrizione da mare che conserva lo stesso stupore.

Mario Turco, si trasferisce durante la sua adolescenza a Vicenza con la famiglia, dove i genitori hanno l’occasione di sfruttare nuove opportunità lavorative. Sono passati ormai 20 anni, eppure la napoletanità non passa, l’attrazione per una città così complicata resta.

È proprio nel contesto di una rivalutazione cittadina da parte di giovani partenopei, “emigrati” e non, che sottolineiamo la volontà e la determinazione di noi giovani, intenti a mostrare una Napoli lontana dai luoghi comuni. Piuttosto, cerchiamo di stimolarvi alla scoperta delle piccole e grandi cose che fanno unica la nostra realtà cittadina: la Canzone Napoletana ne è un esempio. Il nostro progetto Napulitanata è per eccellenza il riscatto di giovani studenti che hanno saputo farsi spazio nel mondo del lavoro cercando di valorizzare la cultura partenopea, così complessa, sfaccettata e spesso non sempre ben conosciuta.

Valorizzare il patrimonio culturale partenopeo e, in particolare, la Canzone Napoletana non è poi cosa da poco, dato che sebbene principale fondamento della nostra identità, spesso viene banalizzata, resa scontata o dimenticata. Eppure, c’è di più! Essa racconta la nostra storia, le nostre strade e racconta di noi…

Ci teniamo a precisare che non desideriamo presentare Napoli come una città perfetta e senza difetti, anzi, ne è piena.

Il traffico, il trambusto cittadino, la lentezza della burocrazia, i quartieri malfamati, la cattiva organizzazione e gestione comunale…ma di fatto sono su per giù banali difetti comuni a tutte le grandi metropoli, di certo non si parla di un paesino di provincia. Ma ciò che è importante è proprio il difetto: Napoli cattura perché è odio e amore, guerra e pace, miseria e nobiltà, lacrime e sorrisi.

Amiamo la nostra città e la sua complessità, ed è proprio la sua contraddizione che desideriamo divulgare.

La stessa canzone “Munasterio ‘e Santa Chiara” del 1945, uno dei brani più importanti del dopoguerra, descrive il timore dell’autore di tornare in città e trovare una realtà stravolta completamente dopo i bombardamenti del ’43: questi, in effetti, distrussero terribilmente lo stesso Monastero di Santa Chiara, monumento simbolo del centro storico (da qui l’ispirazione alla canzone stessa); e provocarono un cambiamento anche nei costumi, nelle tradizioni, nelle persone.

Tuttavia, la smania dell’autore di tornare a Napoli non passa, e il cuore si fa scuro scuro al pensiero che le titubanze conducano questi lontano.

In questo contesto anche il video di Mario Turco, dunque, è un messaggio d’amore incondizionato verso una terra lontana eppure così vicina, la cui passione scorre nel sangue: il mare noi, ce l’abbiamo dentro. Il ritmo della Canzone Napoletana ci pulsa nelle vene e al primo richiamo rispondiamo. I motti salaci e talvolta sferzanti sono lapilli di un Vesuvio che risiede lì, assopito, dentro di noi. Siamo passionali, siamo eccentrici e la Canzone Napoletana esprime bene questo nostro essere.

A conclusione del video appare una citazione di Antonio de Curtis (Totò): Napoli si comm ’o zucchero, terra d’ammore, che rarità! In effetti, Napoli è come l’amore: è ossessione, è passione… una volta scoperta non si può più farne a meno, non si può più starne lontano.

Come le immagini di un video, così anche la canzone trasmette lo stesso messaggio: vi presentiamo la nostra napoletanità, un pezzetto, che vi possa permettere di ricordare il bello di Napoli sempre, e portarvelo dietro nei meandri della mente, nei ricordi più belli, quelli che allietano, quelli piacevoli che hanno però un pizzico di amaro: la nostalgia e il desiderio di tornare…

di Rosaria Esposito

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