Rinascita Canzone Napoletana: identità e certezze

Rinascita Canzone Napoletana: è fatta, ci siamo! Possiamo dire finalmente di avere rotto il ghiaccio e aver ripreso la nostra routine di concerti!

I concerti delle prime settimane di ripartenza hanno riscosso un gran successo: emozionati noi ed emozionato il pubblico, entrambi ci siamo abbandonati alla musica e in essa abbiamo trovato tutti conforto.

Rinascita Canzone Napoletana: come una fenice Napulitanata rinasce con entusiasmo e a prova di covid.

In effetti, il pubblico si è sentito tranquillo per l’apprensione che abbiamo avuto nel rispettare le prevenzioni in norma, quali misurare la temperatura all’ingresso, garantire amuchina per disinfettare le mani, rispettare le distanze garantendo posti assegnati a un metro di distanza e essere certi che tutti in sala avessero la mascherina.

Dietro le mascherine abbiamo visto sorrisi e divertimento: prevalentemente napoletani, tutti hanno partecipato e cantato lasciandosi alle spalle le preoccupazioni e le ansie del momento per trovare in Napulitanata un rifugio.

Come un’immensa bolla che include tutto e lascia fuori il resto, Napulitanata diventa un respiro di sollievo, una piccola pausa dalle ansie che oggigiorno ci attanagliano.

L’atmosfera frizzante e un po’ nostalgica del locale hanno contribuito con la nostra musica a rasserenare tutti e a far brillare gli occhi.

Non è banale dire che anche noi dell’organizzazione ci siamo emozionati: contenti di rinascere, di riprender le nostre attività e di poter suonare nuovamente live, godendo da vicino di un pubblico in festa.

Per noi, che prima di tutto siamo musicisti, mai come ora la musica è cosi essenziale, perché quando si canta e si suona non ci sono termometri e mascherine, ma solo musica…

Vogliamo comunicare l’enchantment di un repertorio napoletano che da sempre travolge e appassiona noi in primis.

Lieti di essere riusciti ancora una volta a regalare emozioni, aspiriamo ad una grande rinascita. Non ci fermiamo qui e vi aspettiamo ai prossimi appuntamenti.

di Rosaria Esposito